Chiesa della Clinica Psichiatrica Cantonale

Cenni storici

All’apertura dell’Ospedale Neuropsichiatrico cantonale di Casvegno, nel 1898, il servizio religioso fu tenuto nel Salone delle riunioni dove venne allestita una cappella mobile fino alla costruzione, sulla collina, della piccola attuale chiesa.
La sua realizzazione fu possibile grazie al lascito del canonico Casellini il quale, nel 1899 mise a disposizione per tale scopo una somma di franchi 12 mila, poi largamente superata.
La commissione amministratrice dell’Ospedale, in seguito a concorso, esaminò i due progetti presentati rispettivamente dagli architetti C. Maselli (migliore dal lato tecnico) e I. Cremonini.
Non consentendo allora le finanze dello Stato di domandare crediti, si voleva portare a compimento l’opera con il solo lascito Casellini, per cui i due progetti furono abbandonati e s’incaricò l’assistente governativo architetto Galetti di approntare nuovi disegni e piani semplificati sulla base di quelli già in possesso dell’Amministrazione.
I lavori vennero fatti iniziare dalla stessa Amministrazione nel 1905 fino all’uscita delle fondamenta, mentre per il resto s’incaricò l’Impresa del capomastro Florindo Bernasconi di Riva San Vitale.

Esterno

La chiesa, di stile lombardo, ma di piccola mole non manca di armonia nella semplicità delle sue linee: ha la facciata volta verso levante e vi si accede attraverso un piccolo pronao rialzato di tre gradini.
Nel 1971 mons. Vescovo Giuseppe Martinola inaugurava i primi restauri comprendenti all’esterno la sistemazione del tetto e l’elettrificazione delle campane .

Interno

La chiesa è dedicata all’Immacolata Concezione.
Sempre nel 1971 venne posato un nuovo pavimento in marmo di Arzo e un altare rivolto verso il popolo in ossequio alle nuove disposizioni liturgiche.