Ordine (Sacerdozio)

Tra i sette grandi doni santi che per mezzo della Chiesa Dio offre ai fedeli, ci sono due posti al servizio della comunione e della missione: il sacramento dell’Ordine e il sacramento del Matrimonio.
Questi due sacramenti conferiscono una grazia speciale per una missione particolare nella Chiesa a servizio dell’edificazione del popolo di Dio. Essi contribuiscono in particolare alla comunione ecclesiale e alla salvezza degli altri.
Nella Diocesi di Lugano esistono varie realtà che sono dedicate all’accoglienza e accompagnamento dei giovani che sentono la vocazione ad una totale offerta della loro vita a Dio. Tra tutte, la più importante per la vita della nostra Chiesa locale è il Seminario San Carlo di Lugano, dove giovani chiamati dal Signore alla vita sacerdotale si preparano – da punto di vista umano, intellettuale e spirituale – per diventare sacerdoti diocesani, cioè per servire Dio e i fratelli nelle comunità parrocchiale.

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IL SACRAMENTO DELL’ORDINE

Che cos’è il sacramento dell’Ordine?
È il Sacramento grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa, sino alla fine dei tempi.

Perché si chiama Sacramento dell’Ordine?
Ordine indica un corpo ecclesiale, di cui si entra a far parte mediante una speciale consacrazione (Ordinazione), che, per un particolare dono dello Spirito Santo, permette di esercitare una sacra potestà a nome e con l’autorità di Cristo a servizio del Popolo di Dio.

Come si colloca il Sacramento dell’Ordine nel disegno divino della salvezza?
Nell’Antica Alleanza sono prefigurazioni di tale Sacramento il servizio dei Leviti, come pure il sacerdozio di Aronne e l’istituzione dei settanta «Anziani» (Nm 11,25). Tali prefigurazioni trovano il loro compimento in Cristo Gesù, il quale, col sacrificio della sua Croce, è l’«unico […] mediatore tra Dio e gli uomini» (1 Tm 2,5), il «sommo Sacerdote alla maniera di Melchisedech» (Eb 5, l0). L’unico sacerdozio di Cristo è reso presente dal sacerdozio ministeriale.

«Solo Cristo è il vero sacerdote, gli altri sono i suoi ministri»
(san Tommaso d’Aquino).

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Di quanti gradi si compone il sacramento dell’Ordine?
Esso si compone di tre gradi, che sono insostituibili per la struttura  organica della Chiesa: l’episcopato, il presbiterato e il diaconato.

Qual è l’effetto dell’Ordinazione episcopale?
L’Ordinazione episcopale conferisce la pienezza del sacramento dell’Ordine, fa del Vescovo il legittimo successore degli Apostoli, lo inserisce nel Collegio episcopale, condividendo con il Papa e gli altri Vescovi la sollecitudine per tutte le Chiese, e gli consegna gli uffici di insegnare, santificare e governare.

Qual è l’ufficio del Vescovo nella Chiesa particolare a lui affidata?
Il Vescovo, a cui viene affidata una Chiesa particolare, è il principio visibile e il fondamento dell’unità di tale Chiesa, verso la quale adempie, quale vicario di Cristo, l’ufficio pastorale, coadiuvato dai propri presbiteri e diaconi.

Qual è l’effetto dell’Ordinazione presbiterale?
L’unzione dello Spirito segna il presbitero con un carattere spirituale indelebile, lo configura a Cristo sacerdote e lo rende capace di agire nel Nome di Cristo Capo. Essendo cooperatore dell’Ordine episcopale, egli è consacrato per predicare il Vangelo, per celebrare il culto divino, soprattutto l’Eucaristia da cui trae forza il suo ministero, e per essere il Pastore dei fedeli.

Come il presbitero esercita il proprio ministero?
Pur essendo ordinato per una missione universale, egli la esercita in una Chiesa particolare, in fraternità sacramentale con gli altri presbiteri che formano il «presbiterio» e che, in comunione con il Vescovo e in dipendenza da lui, portano la responsabilità della Chiesa particolare.

Qual è l’effetto dell’Ordinazione diaconale?
Il diacono, configurato a Cristo servo di tutti, viene ordinato per il servizio della Chiesa, che egli compie sotto l’autorità del proprio Vescovo, a riguardo del ministero della Parola, del culto divino, della guida pastorale e della carità.

Come si celebra il sacramento dell’Ordine?
Per ciascuno dei tre gradi, il sacramento dell’Ordine è conferito mediante l’imposizione delle mani sul capo dell’ordinando da parte del Vescovo, che pronunzia la solenne preghiera consacratoria. Con essa il Vescovo invoca da Dio per l’ordinando la speciale effusione dello Spirito Santo e dei suoi doni, in vista del ministero.

Il vescovo Valerio Lazzeri

Chi può conferire questo sacramento?
Spetta ai Vescovi validamente ordinati, in quanto successori degli Apostoli, conferire i tre gradi del sacramento dell’Ordine.

Chi può ricevere questo sacramento?
Può riceverlo validamente soltanto il battezzato di sesso maschile: la Chiesa si riconosce vincolata da questa scelta fatta dal Signore stesso. Nessuno può esigere di ricevere il sacramento dell’Ordine, ma deve essere considerato adatto al ministero dall’autorità della Chiesa

È richiesto il celibato a chi riceve il Sacramento dell’Ordine?

Per l’episcopato è sempre richiesto il celibato. Per il presbiterato, nella Chiesa latina sono ordinariamente scelti uomini credenti che vivono da celibi e che intendono conservare il celibato «per il regno dei cieli» (Mt 19,12); nelle Chiese Orientali non è consentito sposarsi dopo aver ricevuto l’ordinazione. Al diaconato permanente possono accedere anche uomini già sposati.

Quali sono gli effetti del sacramento dell’Ordine?
Questo sacramento dona una speciale effusione dello Spirito Santo, che configura l’ordinato a Cristo nella sua triplice funzione di Sacerdote, Profeta e Re, secondo i rispettivi gradi del sacramento. L’ordinazione conferisce un carattere spirituale indelebile: perciò non può essere ripetuta né conferita per un tempo limitato.

Con quale autorità viene esercitato il sacerdozio ministeriale?
I sacerdoti ordinati, nell’esercizio del ministero sacro, parlano e agiscono non per autorità propria e neppure per mandato o per delega della comunità, ma in Persona di Cristo Capo e a nome della Chiesa. Pertanto il sacerdozio ministeriale si differenzia essenzialmente, e non solo per grado, dal sacerdozio comune dei fedeli, a servizio del quale Cristo l’ha istituito.

(Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica nn. 322-336)