Unzione degli infermi

Cristo, medico dell’anima e del corpo, ha istituito il Sacramento dell’Unzione degli infermi perché la vita nuova, da lui donataci nei sacramenti dell’iniziazione cristiana, può essere indebolita e persino perduta a causa del peccato. Perciò Cristo ha voluto che la Chiesa continuasse la sua opera di guarigione e di salvezza mediante il sacramento della Confessione e il sacramento dell’Unzione degli infermi.

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VISITE AI MALATI E AGLI ANZIANI

Il parroco e i suoi collaboratori si premurano di rendere visita agli ammalati a domicilio mensilmente (primo venerdì del mese) o in prossimità delle festività liturgiche più importanti, naturalmente lo possono fare se ricevono le informazioni adeguate.

L’Ente ospedaliero cantonale, nell’ambito della protezione dei dati e della privatezza, ha emanato nuove disposizioni per le Segreterie degli Ospedali. Nessun sacerdote, pastore evangelico, guida spirituale musulmana può pretendere l’elenco dei suoi “parrocchiani” e il numero delle loro camere.

Per evitare qualsiasi malinteso è indispensabile tenere presente quanto segue: se desiderate la visita del sacerdote, durante la vostra degenza o la degenza di un vostro congiunto, abbiate la cortesia di avvisare personalmente il parroco (o altro sacerdote), comunicandogli nome e cognome del paziente e il numero della camera.
Ricordate poi: al ricovero in ospedale firmate il formulario nel quale dichiarate il vostro desiderio di ricevere la visita del sacerdote (parroco o cappellano dell’ospedale).

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IL SACRAMENTO DELL’UNZIONE DEGLI INFERMI

Come è vissuta la malattia nell’Antico Testamento?
Nell’Antico Testamento l’uomo durante la malattia sperimenta il proprio limite, e nello stesso tempo percepisce che la malattia è legata, in modo misterioso, al peccato. I profeti hanno intuito che essa poteva avere anche un valore redentivo per i peccati propri e altrui. Così la malattia era vissuta di fronte a Dio, dal quale l’uomo implorava la guarigione.

Quale significato ha la compassione di Gesù verso gli ammalati?
La compassione di Gesù verso gli ammalati e le sue numerose guarigioni di infermi sono un chiaro segno che con lui è venuto il Regno di Dio e quindi la vittoria sul peccato, sulla sofferenza e sulla morte. Con la sua passione e morte, egli dà nuovo senso alla sofferenza, la quale, se unita alla sua, può diventare mezzo di purificazione e di salvezza per noi e per gli altri.

Qual è il comportamento della Chiesa verso i malati?
La Chiesa, avendo ricevuto dal Signore l’imperativo di guarire gli infermi, si impegna ad attuarlo con le cure verso i malati, accompagnate da preghiere di intercessione. Essa soprattutto possiede un Sacramento specifico in favore degli infermi, istituito da Cristo stesso e attestato da san Giacomo: «Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio nel nome del Signore» (Gc 5,14-15).

Chi può ricevere il Sacramento dell’Unzione degli infermi?
Lo può ricevere il fedele, che comincia a trovarsi in pericolo di morte per malattia o vecchiaia. Lo stesso fedele lo può ricevere anche altre volte, quando si verifica un aggravarsi della malattia oppure quando gli capita un’altra malattia grave. La celebrazione di questo Sacramento deve essere possibilmente preceduta dalla confessione individuale del malato.

Chi amministra questo Sacramento?
Esso può essere amministrato solo dai sacerdoti (Vescovi o presbiteri).

Come si celebra questo Sacramento?
La celebrazione di questo Sacramento consiste essenzialmente nell’ Unzione con l’olio, benedetto possibilmente dal Vescovo, sulla fronte e sulle mani del malato (nel rito romano, o anche su altre parti del corpo in altri riti), accompagnata dalla preghiera del sacerdote, che implora la grazia speciale di questo Sacramento.

Quali sono gli effetti di questo Sacramento?
Esso conferisce una grazia particolare, che unisce più intimamente il malato alla Passione di Cristo, per il suo bene e per quello di tutta la Chiesa, donandogli conforto, pace, coraggio, e anche il perdono dei peccati, se il malato non ha potuto confessarsi. Questo Sacramento consente talvolta, se Dio lo vuole, anche il recupero della salute fisica. In ogni caso, questa Unzione prepara il malato al passaggio nella Casa del Padre.

Che cos’è il Viatico?
È l’Eucaristia ricevuta da coloro che stanno per lasciare la vita terrena e si preparano al passaggio alla vita eterna. Ricevuta al momento del passaggio da questo mondo al Padre, la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo morto e risorto è seme di vita eterna e potenza di risurrezione.

(Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica nn. 313-320)