32 ordinaria B – Amici della Parola Vangelo di Marco 12, 38-44 L’apparenza e la realtà

Pubblicato giorno 6 novembre 2021 - Senza categoria

Svuotati. Respira bene la vita. Così sei beato/a.

L’apparenza, certo, non manca di colpire. I ricchi che gettavano le loro monete nelle apposite cassette contavano sul rumore che queste provocavano e che attiravano su di loro gli sguardi ammirati dei presenti. Era un modo come un altro di fare pubblicità a sé stessi, di destare l’ammirazione e la riconoscenza della gente. L’offerta della vedova è talmente irrisoria – due monetine – che passa decisamente inosservata. Eppure, la realtà – ciò che vale agli occhi di Dio – è esattamente opposta: il dono dei ricchi ha a che fare col loro sovrappiù, la povera vedova mette nel tesoro del Tempio l’indispensabile. I primi hanno dato quello che restava, la seconda di fatto si è tolta il pane di bocca.

L’episodio del vangelo non manca di porre ad ognuno di noi una domanda: che cosa dai? Il tuo superfluo o l’indispensabile?

Il rischio di sentirci buoni perché doniamo qualcosa di quello che avanza non è di ieri. 

Il bello avviene quando si è costretti a scegliere mettendo in discussione il proprio stile di vita. È allora che doniamo non le frattaglie, ma qualcosa di noi stessi. La crisi economica ha ridotto il denaro a disposizione. Cominceremo, allora, col rinunciare ai progetti e alle iniziative di solidarietà, pur di mantenere inalterato il nostro tenore di vita? Oppure saremo disposti ad intaccare i nostri bilanci e le nostre spese, pur di assicurare pane e scuola a chi manca del necessario?

Spesso i poveri sono i nostri maestri. Perché sanno donare in modo spropositato, al punto da sembrare un po’ folli. Perché non offrono le briciole, ma l’unico pane a disposizione. Questo modo di agire ha due sole spiegazioni: la fiducia in Dio ed un amore autentico verso il prossimo. 

Il nostro amore si lascia condurre più dalla matematica che dalle ragioni del cuore?

BEATI I POVERI IN SPIRITO, AD ESSI VA IL REGNO DI DIO!

Ma è vero? Certo! Se lo spirito lo si intende come respiro della vita.

Solo così siamo simili al Figlio di Dio Gesù!