31 ordinaria – Amici della Parola Il comandamento più grande Vangelo: Mc 12,28-34

Pubblicato giorno 28 ottobre 2021 - Senza categoria

TUTTO DIPENDE DALLA CHIAVE DEL TUO CUORE

Di regole e di comandamenti ce n’erano molti. Alcuni erano antichi, venerabili, enunciati da Dio stesso; altri dichiaratamente più recenti e di chiara provenienza umana, tradizioni che recavano il marchio di un’epoca, di una cultura, di una saggezza particolare. Ecco perché la domanda dello scriba è legittima: ce n’è qualcuna che conta di più, che occupa addirittura il primo posto?

La risposta offerta da Gesù non ha nulla di originale. Il primo, tratto dal Deuteronomio (6,4-5), è un testo notissimo, che tutti gli ebrei di ieri e di oggi imparano a memoria e con il quale pregano più volte al giorno. Il secondo è ripreso dal libro del Levitico (19,18).

Che cosa scopriamo di particolare in essi? 

Non si è invitati ad “amare Dio” quanto, quando, come e dove lo decidiamo noi. Non è un amore generico, o lasciato al nostro piacimento, quello che Dio si attende. Deuteronomio dice: «Con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze». 

E la formula vuol già essere onnicomprensiva, evocare tutto l’essere umano: i suoi desideri, la sua volontà, le sue energie, le sue scelte, i suoi atteggiamenti. Ma Gesù aggiunge anche la «mente» che lo scriba riprende con «intelligenza». Si tratta di un particolare che non vorremmo ignorare perché ci ricorda che si ama anche con la testa, non solo con il cuore, e che la saggezza vera, che orienta l’amore, viene da Dio, dalla sua Parola che dobbiamo leggere, intendere, meditare e, soprattutto, vivere. Dio ci chiede di essere amato non con gli scampoli, le frattaglie, gli spazi liberi della nostra esistenza, ma con tutti noi stessi, con tutto ciò che fa parte della nostra vita. 

Ama il prossimo come te stesso, come ami la tua esistenza, disposto sempre a custodirla, a farla crescere, a difenderla, a sostenerla. E insieme: ama il prossimo perché è come te, ha i tuoi stessi diritti, i tuoi stessi sogni, i tuoi stessi bisogni e desideri. Per Gesù, in ogni caso, i due comandamenti non possono essere opposti tra di loro: sono tenacemente uniti a doppio filo.

(Roberto Laurita)