LAVORATORI NELLA VIGNA DEL SIGNORE

Pubblicato giorno 18 settembre 2020 - Senza categoria

 

25 ordinaria  (Mt 20,1-16)       Lavoratori nella Vigna del Signore. Il coraggio di metterci la faccia!

LAVORATORI NELLA VIGNA DEL SIGNORE

 

Quei lavoratori costituiscono l’immagine di ciò che siamo anche noi ogni volta in cui abbandoniamo il “far niente” della critica facile e dell’impegno ricusato, o demandato ad altri, per impegnarci personalmente “mettendoci la faccia”. 

Siamo noi, quando sappiamo allentare le sicurezze di uno stato che conosciamo per avventurarci su sentieri ignoti. Siamo noi, quando prendiamo la risoluzione di non essere cristiani “da divano” – per usare le parole di papa Francesco – e accettiamo l’invito di Dio a collaborare, secondo i nostri carismi e la missione che ci viene riconosciuta, al suo progetto salvifico, che assumerà la dimensione del nostro impegno, che rivelerà il volto del Padre nelle molteplici fisionomie dei nostri volti, delle nostre azioni, delle nostre realtà esistenziali. Ecco quale giusta ricompensa, capace di meravigliarci su questa terra e nella vita futura, spetta a coloro (noi compresi) che sono capaci di accettare il rischio di una proposta da parte del più amante padrone della vigna!

Il nostro tempo conosce, per le ragioni più differenti (anche di carattere antropologico, sociale, psicologico…), un ritardo o una difficoltà diffusa nel prendere delle decisioni definitive.

L’opportunità che Dio ci dà di poter vivere la nostra vita di uomini e donne chiamati alla realizzazione di un’opera unica ed irripetibile, altro non è che occasione per dargli gloria. È quanto dice Paolo, innanzitutto a se stesso e quindi alla comunità di Filippi. È quanto direbbe Ireneo di Lione con una delle sue più note espressioni: «La gloria di Dio è l’uomo vivente». L’inarrestabile ricerca della felicità che percorre le vie e i pensieri dell’umanità di tutti i tempi e in ogni luogo, in nient’altro potrà trovare la propria risoluzione se non nell’accettare la proposta di Dio, nel mettere la nostra vita nelle sue mani, nel consegnare a colui che è creatore tutta la nostra vita. 

È Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna».

Don GianfrancoDoc1 (2)

                                                              Prego – Parlo “cuore a cuore”

Beati gli operai, o Signore, che lavorano alla tua vigna sin dalla prima ora.  Tutta la loro vita è piena della tua presenza e la loro fedeltà irradia dalla tua.  E beati anche gli operai, o Signore, dell’ultima ora.  Essi sono segno del tuo amore, di un amore infinito. Insieme, i primi e gli ultimi, ti rendiamo grazie nella tua casa, o Padre, per l’eternità.

Grande è il mistero della Comunità, fatta da pietre vive che si cementano all’altare di Cristo, segno della sua divina presenza. Grande è il mistero della Chiesa, dove Dio chiama ciascuno a lavorare nella sua vigna per entrare nella storia del mondo e degli uomini; dove ogni fratello ha un posto, dove si è amati anche se si è ultimo fra gli ultimi. Signore rendici

capaci di vivere nel servizio operativo dell’amore: ascoltaci Dio vivente nei secoli dei secoli. Amen.

 

Don Gianfranco