Eucaristia di Natale 2022 – Amici della Parola Vangelo: Lc 2,1-14

Pubblicato giorno 21 dicembre 2022 - Senza categoria

Figli nel Figlio. 

In vistoso contrasto con un superficiale entusiasmo di feste tra amici e parenti, la liturgia del giorno di Natale ci offre un messaggio profondo, per farci entrare nel mistero dell’incarnazione e comprendere quale salvezza viene offerta a ciascuno di noi. È una Parola concreta che si fa carne, e dunque debole e fragile, per condividere in tutto la nostra natura umana e farci partecipare della vita stessa di Dio (vangelo). Dio e l’uomo diventano così una cosa sola. Credere è solo questo!

“Oggi è nato per noi il Salvatore”

Lasciare che Dio ci salvi rendendosi, Lui, partecipe della nostra condizione umana. Dopo il Natale, Dio e l’uomo sono un tutt’uno, e amare Dio è amare l’uomo, e toccare l’uomo è toccare Dio. La vita del Figlio fatto uomo rivela Dio all’uomo e lo trasforma. 

Alle volte ci dimentichiamo della nostra alta e profonda identità. E ciò succede quando perdiamo la fiducia in noi, ci scoraggiamo e vediamo solo i nostri limiti e insuccessi. Oggi il Salvatore del mondo viene a liberarci da queste tenebre e a ricordarci che noi valiamo più di quanto immaginiamo.

Preghiera

Sei venuto al mondo, Gesù, in un alloggio di fortuna dove tua madre, Maria, potesse darti alla luce, al riparo da sguardi indiscreti. Sei venuto al mondo, Gesù, ignorato dai grandi dell’epoca, mescolato alla gente comune, alle sue preoccupazioni e difficoltà.

Sei venuto al mondo, Gesù, e i primi destinatari del messaggio di Dio sono stati i pastori, gente inaffidabile, condannati dal loro stesso mestiere a una situazione di perenne impurità. È a loro che viene svelato il mistero di questa notte: il bambino che troveranno è il Salvatore, il Cristo, il Signore.

Sì, Gesù, a distanza di duemila anni è ancora questo il senso vero e unico del Natale, è accaduto qualcosa di paradossale: tu, il Figlio di Dio, fai trasparire un Amore immenso.

Così siamo stati rischiarati da una luce che ha scandagliato la profondità dell’anima, una luce benevola che non ci accusa, ma ha illuminato i nostri sentieri, liberandoci dal disorientamento.

Così abbiamo inteso una Parola capace di cambiarci l’esistenza, di trasformarci nel profondo, una Parola che consola e talvolta rimprovera. Così siamo stati rigenerati a vita nuova, la vita dei figli di Dio, figli amati, nonostante le loro infedeltà, figli attesi, figli accolti, anche quando arrivano laceri, affamati e impresentabili. Quanta umanità affamata di tutto, quanto impresentabile nell’unico suo peccato, quello della disumanità! Donami la certezza di rinascere per sempre e stare nell’abisso amoroso della Trinità, Padre, Figlio Gesù nato uomo, crocifisso e morto e sepolto ma risorto per dimostrare che l’Umanità intera è chiamata a Vita eterna, felice, dove la morte scomparirà per sempre. Questo è il Vangelo, Bella notizia. Grazie per questo regalo.

****un esempio sui valori del presepe, perso da troppi cristiani….se vuoi  e, senza tener conto del capo di Governo come autore,     ..…guarda……….https://fb.watch/hu_nagHAoJ/

Don Gianfranco Quadranti