La solennità dell’Epifania celebra la manifestazione di Gesù come salvatore non di un gruppo ristretto di persone, ma di tutta l’umanità.
Chiunque e ovunque è salvato dal Signore, l’Emmanuele.
Questa salvezza da ogni distruzione materiale, da ogni male possibile, dalla morte, la salvezza per sempre ci è stata concessa, per opera dello Spirito Santo, dal Verbo incarnato. Dio Figlio Uomo! È lui che viene riconosciuto dai cercatori di Dio, i magi guidati dalla stella (vangelo), anche dai Magi di oggi!
Oggi, questa nostra Umanità cerca? Chi? Cosa?
Sembra impossibile che la parola guerra, compresi i disastri prodotti dalla guerra, siano banditi dalla storia umana? Li vediamo i potenti governanti di oggi? Putin e altri? La diplomazia ridicola, falsa, perché non si affronta la Verità di Dio e la verità della dignità di ogni Persona? Solo in Lui, mediante il Figlio e lo Spirito, noi possiamo essere fraternità umana vera.
Il cammino dei Magi ci riguarda.
Per arrivare a Gesù, per vederlo e riconoscerlo come Salvatore, dobbiamo passare attraverso situazioni difficili, dobbiamo chiedere, fare domande, per comprendere i segni inviati da Dio, oggi. C’è tuttavia un paradosso: chi è partito da lontano trova Dio, mentre chi è vicino, come gli abitanti di Gerusalemme, non lo sa riconoscere. È così anche oggi! Chi è dentro il cristianesimo, cerca Dio?
Ci vuole costanza per cogliere ogni traccia di luce. Ci vuole audacia per partire, per mettersi in viaggio. Ci vuole umiltà per rivolgersi alla competenza di altri uomini, dando voce all’interrogativo tenuto desto da tanto tempo: “Dov’è il re dei Giudei che e nato?”. Dove trovo Dio oggi? Io? Noi cristiani? Soli o con gli altri? Ci vuole un cuore di poveri e di semplici per riconoscere in quel bambino, figlio di povera gente, il Mistero di Dio, nel presente. Ci vuole speranza per intravedere, in quel piccolo d’uomo, il protagonista autentico della storia dell’umanità e per offrirgli dei doni preziosi, noi stessi! Queste qualità sono le perle da vivere e offrire al Mistero di Dio, Padre, Figlio, Spirito Santo. Tutte le rappresentazioni del folclore sono anche belle, ma se non portano all’autenticità della nostra vita offerta, che senso ha?
Don Gianfranco Quadranti
