6 domenica ordinaria A – Amici della Parola Vangelo Matteo 5, 17-37

Pubblicato giorno 10 febbraio 2023 - Senza categoria

Come spiegheresti a qualcuno “Cos’è la vita spirituale?”

In ogni religione sta una spiritualità interiore. La verità di questa è nella corrispondenza fra il dire e il fare, il dire che si mostra nel fare Vita. La grandezza della spiritualità cristiana non sta nell’uomo ma sta nella “divina Presenza di Dio” dentro l’uomo, rendendolo segno-sacramento di Dio!

Il cristianesimo non è una religione, non è una filosofia, non è una morale di vita. E’ Cristo Gesù che si rivela, si fa visibile, attraverso me, nel mio pensare e agire coerente, nel seminare Amore e fraternità. Ecco la “beatitudine del cuore e la bellezza grande di ogni Persona”.

«Avete inteso che fu detto… ma io vi dico…». Nessuno aveva mai parlato così.  Gesù va al fondo delle cose, risale alla sorgente, per denunciare il male alla radice e contrapporgli uno spirito nuovo.

Lasciamo, allora, che questa boccata d’aria fresca e pura, entri nella nostra esistenza e scacci quella viziata da tanti sospetti e pregiudizi, da tanta ipocrisia e falsità sia in ambito politico che religioso. 

Gesù ci propose di essere sale e luce, dentro noi per primi, per dare sapore e vitalità alla fraternità. Oggi tocca alcuni aspetti della vita concreta per stare sempre nel tema della «La beatitudine del cuore che ascolta e vive la Parola».

Noi cristiani siamo cresciuti con una catechesi moralistica sui comandamenti, un insieme di “detti”, articoli di legge, da imparare a memoria. Invece il fine ultimo di ogni legge è quello di indicare la via per compiere solo il bene. Il Vangelo è maestro di umanità, non proibisce di pensare con la nostra testa, convoca la nostra coscienza e provoca la responsabilità personale. Splendida la libertà donataci da Dio! Responsabilità da non delegare a nessun legislatore, sia civile sia religioso quando limita la libertà umana. 

Come sento la mia coscienza? Quanto è aperta all’amore di Dio e all’amore per ogni essere umano?

Gesù porta a compimento ogni legge lungo due linee: 

– La linea del cuore. 

“Fu detto: non ucciderai” …quante modalità ci sono per uccidere: anche una parola cattiva può uccidere dentro! Gesù va alla sorgente: ritorna al tuo cuore e guariscilo, poi potrai curare la vita dell’altro. Il disamore uccide. Non amare è per tutti un lento morire. Quanto vero oggi nella cronaca.

– La linea della persona: 

“Se tu guardi una donna per desiderarla sei già adultero…” Non è il desiderio ad essere condannato, ma quel ‘per’. Se riduci l’altro ad un oggetto tu pecchi contro la grandezza e la bellezza di quella persona. Le rubi il sogno di Dio su lei, sfregi “l’immagine di Dio” presente in ogni creatura. Il Vangelo è umanissimo perché dice parole che danno le vertigini. Non aggiunge pesi, “il mio giogo è leggero”,  non cerca eroi, ma vuole uomini e donne umanamente veri. 

Scrutando nel profondo della mia esperienza umana e cristiana, come sta il mio cuore? 

Don Gianfranco Quadranti