4 ordinaria Amici della Parola

Pubblicato giorno 28 gennaio 2021 - Senza categoria

UNA PAROLA CHE ILLUMINA IL TUTTO CHE ESISTE

«Passa infatti la figura di questo mondo!» ci invita a vivere dando il primato al Signore in qualsiasi condizione di vita. L’invito ad ascoltare la voce di Dio, contenuto nel salmo pregato tra le letture, ci fa cogliere il messaggio della parola del Signore nel profeta (prima lettura) e nel Maestro Gesù (vangelo), che insegna con l’autorità anche dei fatti e conduce ad aderire fedelmente a Dio nella propria vita. La Parola di Gesù non è una parola qualsiasi. Non si limita a citare le “autorità”, né a raccogliere pareri. Non è negli altri che cerca un supporto per il proprio messaggio.

Parla con un’autorità unica, quella che gli deriva dalla sua relazione con Dio. Lui è la Parola vivente di Dio. Nel corpo dell’uomo Gesù è presente Dio. Ciò che dice, ciò che fa sono segno reale di una presenza accogliente e forte per ogni persona. Gesù vive una esperienza umana. Dio è divenuto umano e nell’umanità fa vedere, fa sentire, compiere gesti autorevoli di amore, di condivisione, di riconciliazione, di liberazione da ogni male, dalla morte stessa, per una vita definitiva nell’eternità. 

Gesù, il Figlio di Dio, combattendo a mani nude, esce vittorioso dal confronto. È deciso, va fino in fondo, perché è in gioco la salvezza degli uomini. Saremo capaci di accogliere la sua parola che libera e salva? Saremo il terreno buono in cui la sua Parola può attecchire e portare frutto? Ci scrolleremo di dosso tutto ciò che ha il sapore del vecchio, del nostro peccato, del nostro asservimento al male? Diventeremo figli di questa novità che coincide con una libertà insperata, con rapporti nuovi ispirati da un riferimento nuovo dell’esistenza?

La scommessa è tutta qui: l’alternativa è tra quello che si è sempre fatto, tra l’adagiarsi sui comportamenti e sulle scelte di sempre, e l’adesione al nuovo, alla presenza di Dio che trasfigura tutto. Gesù è «il santo di Dio», ma il pieno riconoscimento avverrà con il mistero pasquale, con la morte e la risurrezione del Signore. Gesù è il santo di Dio non nel distacco, nella lontananza dalle situazioni umane, ma nella vicinanza alla sofferenza e al disagio dell’uomo; la sua ferma opposizione al male dona la liberazione dallo spirito impuro. Gesù, il santo di Dio, non è assente in questo nostro tempo complesso: forse il volume assordante di tante parole ci impedisce di percepire il tono di voce rispettoso che il Signore da sempre assume nei nostri confronti. La proposta divina ci accompagna con la discrezione di un Padre amorevole nei confronti di un figlio in difficoltà.  Così la libertà nel profondo del cuore, condizione per accogliere Gesù Cristo, non è una conquista indolore, richiede silenzio, rispetto alle tante voci che ci circondano, e capacità critica rispetto ad un contesto ricco di proposte effimere. La libertà è un bene fondamentale per l’essere umano e anche per il cristiano. La libertà donata dal Signore infonde serenità e pace, quelle stesse che caratterizzano il cristiano anche nelle difficoltà e nelle sofferenze.