4 di Pasqua Amici della Parola Domenica del Buon Pastore – Preghiera per le vocazioni sacerdotali.

Pubblicato giorno 23 aprile 2021 - Senza categoria

Proponiamoci un esame di vita su due quadri poiché tutti ci siamo dentro: Popolo di Dio come Chiesa e Persone singole come preti e singoli cristiani

Gesù e i preti.

C’è  la teoria delle due “M”: quella della Mondanità e quella della Mediocrità, le quali si danno la mano, si alleano al ribasso, creando i disastri che conosciamo. Esse stabiliscono un “piano inclinato” dove i più deboli, non senza responsabilità parallele o superiori, scivolano nel fango: i brutti pastori non sono più pastori, ma mercenari, dannosi e scandalosi. Avete seguito gli ultimi scandali Vaticani denunciati da Papa Francesco? Ricorderete la straordinaria uscita di papa Francesco al suo primo Giovedì santo, eletto da pochissime settimane: 

“Il sacerdote che esce poco da sé, che unge poco […] si perde il meglio del nostro popolo, quello che è capace di attivare la parte più profonda del suo cuore presbiterale. Chi non esce da sé, invece di essere mediatore, diventa a poco a poco un intermediario, un gestore. […] Da qui deriva precisamente l’insoddisfazione di alcuni, che finiscono per essere tristi, preti tristi, e trasformati in una sorta di collezionisti di antichità oppure di novità, invece di essere pastori con «l’odore delle pecore» – questo io vi chiedo: siate pastori con “l’odore delle pecore”, che si senta quello.

Il cristiano e il buon pastore. L’esperienza cristiana è incontro con Gesù, fiducia in lui: sequela e unione. Chi è il cristiano? Che cos’è il cristianesimo? Che significa vivere da cristiani? 

Sicuramente non si è cristiani semplicemente per nascita o per appartenenza etnico-nazionale: non lo si diventa realmente se non si rinasce personalmente, se dalle convenzioni sociali accettate o subite non si passa a convinzioni maturate e vissute, in un cammino permanente di conversione.

Il cristianesimo  contiene sicuramente una visione del mondo e della vita, ma il suo cuore vivo è un altro. Al centro della fede e dell’amore del cristiano sta Gesù, riconosciuto come il Messia-Cristo, il buon pastore, Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto, vivente per sempre nella chiesa e nel mondo: non semplicemente un profeta o un martire, ma la donazione e la rivelazione definitive del volto e del cuore di Dio. Nella sequela e nell’unione con lui si gioca la salvezza nella vita eterna e la qualità della vita del discepolo.

Come mi trovo dentro la figura , meglio la Persona, del  Pastore Bello, che  non è il campione o l’eroe, ma il servitore fedele ?   Come mi sento in questi due quadri?

Don Gianfranco Quadranti