33 domenica C – Amici della Parola Morte azzerata – Risurrezione per tutti / Lc 21,5-19

Pubblicato giorno 11 novembre 2022 - Senza categoria

Le belle pietre del Tempio di Gerusalemme: Gesù disse “Non resterà pietra su pietra” 

Le belle pietre delle Cattedrali cristiane: ricordiamo Notre-Dame di Parigi in fiamme?

Il rosso del fuoco sul cielo grigio-blu; la flèche (= pinnacolo) di piombo che collassa distruggendo ciò che restava della struttura del tetto carbonizzato; il nero del fumo che segna la superficie di quelle pietre ammirate. In questo scenario due immagini di speranza: la croce e l’altare maggiore della cattedrale illesi, illuminati dai raggi del sole che si faceva spazio tra le rovine del tetto; le preghiere e i canti di giovani e, contemporaneamente, le coraggiose processioni fra le strade della città simbolo della laicità.

Le tante immagini di questi giorni sui cataclismi prodotti dalla natura violentata per l’avere! 

Come metterci di fronte a questi avvenimenti in quanto cristiani? Non da soli ma insieme a credenti di ogni fede e religione, attraverso i simboli e i culti, che facciamo? 

Cristiani torniamo all’essenzialità della fede e all’annuncio del Vangelo a tutti gli uomini di buona volontà ed in particolare a coloro che sono i destinatari privilegiati della Buona Notizia: i piccoli, gli ultimi, i poveri, i malati, gli stranieri…

La storia della Chiesa, segnata in tutto il suo corso da avvenimenti catastrofici e persecuzioni, è costellata da figure di donne e uomini che, mantenendo salda la propria fede, hanno dato vera gloria a Dio e Lui li rende fulgide pietre vive cha abbelliscono l’edificio di Dio che è la Sua Unica Chiesa, l’Umanità intera. Il cristiano di oggi si sente pietra vivente o semplice osservatore di pietre?

 

Preghiamo

Tu sei stato chiaro con noi, Gesù: non ci hai promesso la vita come un tragitto trionfale, un’autostrada a quattro corsie da percorrere senza difficoltà alcuna, accompagnati dal plauso di tutti. Non è facile la condizione di chi ha scelto di diventare tuo discepolo.

Se prende sul serio il tuo Vangelo, se ti rimane fedele anche quando costa, se non cerca il compromesso facile… prima o poi sperimenta il sospetto, la calunnia, l’odio, il tradimento anche da parte di familiari e amici. Deve mettere in conto la solitudine di chi va controcorrente, l’abbandono di chi è considerato un ingenuo o un pazzo, un esaltato o un sognatore, ma anche l’amarezza e lo sconforto di chi si domanda se non ha sbagliato tutto…ci fai dono della fede!

Ci inviti alla fiducia: non dobbiamo sentirci abbandonati quando mettiamo in pratica la tua parola. Ci chiedi perseveranza: scegliere te non deve essere un fuoco di paglia, ma una decisione presa con serietà e rinnovata di giorno in giorno fino a raggiungerti, da risorti nel proprio corpo, segno della personale identità, in eterno.  Amen.