31 ordinaria – Amici della Parola Vangelo: Lc 19,1-10 “Scendi dall’albero del tuo vissuto. Vengo a casa tua, Zaccheo di oggi!”

Pubblicato giorno 28 ottobre 2022 - Senza categoria

Zaccheo, l’uomo che vuole vedere ma non sa di essere già visto e amato prima di tutto. Lo so che “io” sono già amato e visto prima che esistessi? Oggi prevale importante farsi vedere, conoscere!

Gesù è l’Uomo Dio che vede con occhi innamorati ognuno di noi. Ma con quali occhi vediamo? Ci sta l’amore quando guardiamo?

L’amore di Dio è avventura meravigliosa dal momento stesso in cui Dio iniziò la sua opera creatrice.  Avventura perché non pensiamo al rischio che sta dentro l’amore, quando rifiuto, quando dimentico il volto doloroso dell’amore.  Tutto dipende dalla libertà umana.

“Tu ami tutte le cose esistenti, e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure creata”, dice la Sapienza. Credo che Dio voglia sempre il meglio per i suoi figli?
Un amore senza frontiere. Così è l’amore di Dio. Non ha frontiera di tempo, perché ama nel tempo e prima del tempo e al di là del tempo. Non ha la frontiera dello spazio, perché ha creato lo spazio e lo ha riempito con opere sorte unicamente dal suo amore: il cielo, la terra e tutto ciò che in essi abita (prima lettura). Non limitato dalla frontiera dell’età, della condizione sociale o economica, dallo stato di vita degli uomini, perché ciò che più conta per Dio è che tutti sono immagine sua e tutti Egli ama come figli. Dio non ama per “meriti”, ma ama nella sua piena libertà. Dio non è limitato dalla barriera del peccato.  Il peccato non è una sconfitta dell’amore, ma occasione perché l’amore suo si manifesti con nuovo splendore. A Lui la morte non infonde timore come a noi. Nel Figlio Gesù varca la barriera della morte e la distrugge, affinché gli uomini, suoi figli, vivano per sempre. 

Per Dio l’amore è senza frontiera.
Cosa chiede a noi l’amore di Dio? Chiede occhi per amare. 

Noi uomini di solito abbiamo occhi per il male, per la critica, per l’immondizia del mondo. Va bene, ma dobbiamo guardare tutto ciò con gli stessi occhi con cui Dio lo vede. E, soprattutto, dobbiamo spalancare il nostro sguardo al bene, al parlare bene degli altri, alla verità, alla bellezza e alla santità che abita tanti nel mondo. In definitiva, avere occhi per l’amore è avere occhi per Dio, è avere gli occhi di Dio. È così per me?

Don Gianfranco Quadranti