2 quaresima B Amici della Parola Gen 22,1-2.9.10-13.15-18 – Sal 115 – Rm 8,31-34 – Mc 9,2-10

Pubblicato giorno 26 febbraio 2021 - Senza categoria

2 quaresima B         Amici della Parola

È la domenica della Trasfigurazione. Solo l’Amore divino ci trasfigura in Cristo Gesù.

Diventiamo immagine reale vivente del Signore Gesù. Per ora, nel cammino di vita terreno, poi, con il corpo trasfigurato nella festa di nozze eterne, insieme allo Sposo, il Signore Gesù. 

Grande, bella, potente, la fede in Cristo.  Nessuna religione terrena poteva, può, potrà immaginare la realtà della vita in Dio, con Dio, seguendo suo Figlio Gesù. Cosa vogliamo di più? 

E’ IL TUTTO, VISIBILE E INVISIBILE, CHE CI VIENE INCONTRO,  CI TIENE UNITI  NELL’ABISSALE PROFONDITA’ DEL  SUO CUORE DIVINO-UMANO ! CRISTO, IL SIGNORE!

La chiave dell’interpretazione  dell’avvenimento  è data direttamente  da  Dio “ dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». “(Mc 9,7).

Perché importante questo fenomeno anche per noi? Ciò che è accaduto sul monte è un’esperienza spirituale straordinaria offerta a tre discepoli: Pietro Giacomo e Giovanni hanno avuto in dono, in visione, questo anticipo della realtà divina. Essi hanno potuto comprendere la vera identità del maestro e la meta del suo cammino. Il suo destino ultimo non sarebbe stato il sepolcro, ma la pienezza della vita.

Gesù, che è la parola di Dio fatta carne, la pienezza della rivelazione. È il Figlio, l’amato, in cui il Padre ha posto il suo compiacimento. È il Servo che non esita ad andare incontro alla morte pur di mostrare la grandezza dell’amore di Dio per l’umanità. La tentazione di Pietro – fermarsi per assaporare l’esperienza

della gloria – si rivela particolarmente pericolosa. Quanto è stato donato come anticipo e scampolo della luce di Dio non chiede di essere gustato ad oltranza, ma invita a prendere le strade degli uomini per realizzare il progetto di Dio.

Più contempliamo lo splendore di questo Unico Dio Creatore, più diventiamo luce splendente per le persone che ci vivono accanto. E’il nostro compito da cristiani dentro il tempo e la storia umana. Come approfondire questo impegno, come vivere, cosa provare a fare dentro la vita?  Possiamo avere un aiuto in due testi fondamentali che Papa Francesco ci ha donato: “Laudato sii”  e “Fratelli tutti”.

«Ascoltatelo!». L’esperienza di Dio si nutre dell’ascolto: questo costituisce il movimento iniziale del percorso di fede e la sorgente inesauribile che lo sostiene. Ascoltare consente di evitare un terribile equivoco: quello di immaginarsi Dio secondo i propri schemi e le proprie rappresentazioni.

Quando questo accade l’incontro risulta impossibile perché al posto di lui abbiamo collocato un idolo posticcio e l’immagine del suo Volto è stata sostituita da una maschera aberrante. Purtroppo questa è l’esperienza di molti che ritengono non sia importante ascoltare Dio, ma parlargli per avere l’occasione di sfogarsi in un qualche modo, senza prendersi la briga di verificare se si stanno rivolgendo a lui o a qualcuno che si sono inventati. Ascoltare è un’operazione difficile, faticosa, tanto è vero che sopravviene presto la stanchezza. Esige, infatti, non solo l’attenzione dell’intelligenza, ma anche quella del cuore, supportata abbondantemente dalla volontà. 

Usciamo dalla “tenda dell’autocompiacimento o dell’indifferenza religiosa” e piazziamo le tende della fede limpida, della speranza forte, dell’Amore divino e fraterno. Quanta luce, quanto splendore, meravigliosa trasfigurazione della vita.

(foto dal Generoso : sorgere del sole )