2 avvento C – Amici della Parola Vangelo Luca 3, 1-6 Dio parla e vuole che noi gli diamo voce!

Pubblicato giorno 3 dicembre 2021 - Senza categoria

Giovanni il Battista è una voce, una voce che grida, e questa domenica raggiunge ciascuno di noi. Che cosa ci invita a fare? Ad intervenire, con urgenza, per affrettare l’incontro con il Signore, per renderlo possibile. Sì, perché Dio viene incontro all’uomo, ad ogni uomo, attraverso Gesù. Ma anche l’uomo deve fare la sua parte.

Gesù non sfonda la porta della nostra esistenza. Bussa ed entra solo se noi lo lasciamo entrare. Ma oggi il frastuono all’interno di ognuno è troppo forte; quindi, non avvertiremo neppure il suo bussare. Viene incontro a noi, muovendo lui i primi passi verso la nostra direzione. Ma se trova un percorso troppo accidentato, se trova burroni e muri di separazione, come potrà raggiungerci? Ecco perché dobbiamo mettere mano alle strade che assicurano le nostre comunicazioni. Sono strade spesso messe sottosopra dagli avvenimenti della vita quotidiana. Strade in cui la cattiveria ha scavato solchi che le rendono impraticabili. Strade spesso interrotte dai nostri rifiuti, dalle nostre ostilità, dalle nostre gelosie. Giovanni ci invita a rendere diritte e piane queste strade di accesso alla nostra esistenza, perché il Signore possa raggiungerci più rapidamente, perché la sua presenza benefica possa operare in noi la guarigione e il cambiamento che speriamo. È dal deserto che parla, dal luogo più inospitale, luogo di prova e di difficoltà. È lì che il popolo ebreo ha sperimentato la libertà ed è cresciuto nella fiducia in Dio. È da lì che parte, sempre, la novità di Dio che investe la storia.

Giovanni grida: il suo non è solo un appello all’azione, alla conversione, al cambiamento. Egli grida anche la sua certezza: questo è un momento di salvezza! Ogni uomo che lo desidera veramente vedrà la salvezza di Dio! Io la desidero?

Il senso dell’Avvento, in fondo, è tutto qui. Riaccendere il desiderio di incontrare Cristo, dal momento che il fuoco sembra essersi spento. Ravvivare la fiducia in lui, nella sua azione, nella sua Parola. Riportarci sulle strade in cui è possibile incontrare Gesù che passa. Per farlo dobbiamo liberarci delle nostre illusioni: troppe volte abbiamo finito col credere che il mondo giri sempre allo stesso modo. Per farlo dobbiamo metterci per strada: lui ci viene incontro, ma noi possiamo accorciare la distanza. Per farlo dobbiamo aguzzare la vista, cogliere le tracce che egli dissemina nella storia: prima o poi ci condurranno a lui. L’unica tentazione da non assecondare è quella di uscire da questa storia complessa e contraddittoria: perché è proprio qui che Dio ha deciso di entrare e di piantare la sua tenda, far udire la sua Parola Vivente, il Figlio Gesù. Che faccio ora?

Saper discernere il tempo: quali sono i segni di speranza che oggi riesci a leggere nella tua comunità? Il Vangelo ci ricorda che tutto comincia da Dio e tutto a Lui arriva: sei consapevole di questa verità? 

Don Gianfranco Quadranti